mercoledì 8 maggio 2013

Incentivi per interventi di prevenzione sismica allo studio del Governo

Su proposta della Fondazione Professionale Architetto sarebbe allo studio del Governo Italiano un piano di prevenzione sismica per salvare beni e vite umane a rischio terremoti e per ridare ossigeno al settore dell’edilizia.

L'invito della Fondazione, avanzato durante il convegno "Un terremoto ci salverà" nei giorni scorsi, è stato quello di creare un pacchetto di detrazioni fiscali per chi attua interventi di prevenzione sismica nella propria abitazione, sulla falsariga di quanto avviene per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

“Il nuovo esecutivo - è l’appello della Fondazione - dovrebbe pensare a una serie di sgravi fiscali fortemente incentivanti per migliorare la sicurezza degli edifici a rischio sismico, in aggiunta ai generici sgravi per le ristrutturazioni. Oggi è infatti impensabile attuare la messa a norma delle strutture attraverso un sistema di contributi, non ci sono le risorse”. Gli sgravi, invece, “sono in grado di generare flussi di cassa anche per lo Stato spesso convenienti”.

E' per bocca del sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Erasmo D'Angelis che il governo apre a questa ipotesi: “Ne discuterò anche con l’associazione nazionale dei costruttori (Ance), insieme al Ministro Maurizio Lupi, perchè sgravi e detrazioni fiscali potrebbero già costituire un meccanismo molto incentivante per chi rende più sicura la propria abitazione con interventi di prevenzione sismica nel 75% del territorio nazionale a medio-elevato rischio. Basta guardare - ha aggiunto - a quanta occupazione hanno creato le opportunità fiscali per le semplici ristrutturazioni e per la riqualificazione energetica degli edifici”.

“Purtroppo oggi non sembra un tema molto ‘popolare’ - ha concluso il sottosegretario -, ma noi non vogliamo più piangere morti e devastazioni per incuria, e per quella mancanza di cultura della prevenzione che oggi, in materia di difesa dai terremoti, ci vede inchiodati a metà strada tra la California e l’Afghanistan”.

A confermare gli intenti anche qualche tweet dello stesso D'Angelis:

Nei prossimi mesi dovremo saperne di più, in attesa di capire se e come il governo deciderà di portare avanti questa ipotesi.

In materia di prevenzione sismica va ricordato che esiste già anche un piano 2010-2017 con fondi nazionali riservati alle zone più a rischio. In Romagna sono già stati interessati nei mesi scorsi con bandi pubblici i comuni di Mercato Saraceno, Sarsina, Sogliano al Rubicone e Rimini.

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